Una tegola rischia di abbattersi sui pensionati italiani che da febbraio potrebbero essere costretti a restituire allo Stato parte della rivalutazione degli assegni risalente all’anno 2015. Si tratta nello specifico dello 0,1% di differenza tra l’inflazione programmata e quella effettiva su cui è stato calcolato l’adeguamento al costo della vita delle pensioni.
Lo denuncia lo Spi-Cgil, rilevando come nel decreto Milleproroghe non ci sia l’intervento con cui si doveva risolvere la questione.
Leggi il comunicato stampa dello Spi Cgil