Commentando le affermazioni del Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, Ghiselli, tra le altre cose, ripropone la “pensione di garanzia” per i lavoratori giovani e per i lavori precari:
“Chi ha un lavoro povero o precario – osserva il dirigente sindacale – non è nelle condizioni di versare contributi sufficienti per costruirsi una pensione pubblica, figuriamoci se avrà mai le disponibilità finanziarie per fare versamenti aggiuntivi per un Fondo integrativo”. “Dare una prospettiva dignitosa a questi lavoratori rappresenta una nostra priorità. Lo si può fare – prosegue Ghiselli – rafforzando la previdenza pubblica e valorizzando le posizioni previdenziali così da permettere anche ai giovani e alle donne occupati nelle attività più svantaggiate di avere una pensione dignitosa, quella che noi chiamiamo ‘pensione contributiva di garanzia’”.
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Commento ai risultati di “quota 100” e la proposta di “pensioni di garanzia”
Data pubblicazione : 21 gennaio 2020
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