È la storia di un paziente anziano non autosufficiente trasferito in ambulanza dalla geriatria dell’ospedale Amedeo di Savoia a Villa Iris. Poiché il figlio del paziente si è rifiutato di firmare un modulo informativo che lo impegnava preventivamente al pagamento di 75 euro al giorno in caso di permanenza in struttura dopo i 60 giorni, la dirigenza della casa di cura ha rifiutato il ricovero reinviando il paziente al pronto soccorso del Maria Vittoria dove è rimasto in barella vari giorni, peggiorando la sua situazione assistenziale. La famiglia ha sporto denuncia e ci ha segnalato il caso che abbiamo affrontato insieme come SPI provinciale e regionale nell’ambito dell’attività dello sportello dei diritti.
L’Asl Città di Torino risponde, sempre su Repubblica del 20 gennaio, che se dopo i 60 giorni “i problemi del paziente non dovessero essere risolti, un periodo ulteriore di ricovero non potrebbe essere ritenuto inappropriato. Diventa quindi illegittimo chiedere alle famiglie un “pagherò” prima ancora che inizino le cure”.
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La denuncia dello Spi di Torino e Piemonte: “non tollereremo più che le famiglie siano taglieggiate in una situazione di necessità”
Data pubblicazione : 21 gennaio 2020
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