Sanità e Socio Sanitario

Il Piemonte, con oltre un milione di ultrasessantacinquenni, è una delle regioni in Italia che ha il più alto tasso di invecchiamento: il 23,76% contro il 21% della media nazionale. Il 10% sono non autosufficienti. Dalla ricerca Ires-Cgil (presentata il 15 gennaio 2016 a Torino) sulla condizione della non autosufficienza in Piemonte, risulta che il 40% degli anziani hanno una malattia cronica.
Mentre in Italia e in Piemonte la popolazione invecchia e inevitabilmente aumentano i bisogni di sanità, cura e assistenza, i governi, sottoposti alle politiche monetarie europee di taglio indiscriminato della spesa pubblica, i tagli lineari, attuano la riduzione dei finanziamenti proprio in questi comparti del welfare.
Anche in Piemonte in questi anni sono state ridotte le risorse della Sanità e dell’Assistenza. È così notevolmente diminuita l’offerta dei servizi per la non autosufficienza scaricando maggiori costi sulle famiglie. Le liste di attesa per domiciliarità e residenzialità, l’aumento del numero degli anziani che non si curano, l’intervento dei privati per supplire le lacune del welfare dello Stato, sono solo alcuni dei problemi che stanno caratterizzando questa fase.

L’impegno dello Spi e del Dipartimento Socio-Sanitario è indirizzato alla difesa delle pensionate e pensionati, delle persone anziane e deboli intervenendo nelle aree della Sanità, dell’Integrazione Socio-Sanitaria e dell’Assistenza Sociale in coordinamento con la Confederazione e con le categorie interessate.
La documentazione, l’informazione, la denuncia, la costruzione di proposte sono gli strumenti con i quali lavora il dipartimento e con i quali si è ormai consolidata la nostra pratica negoziale con la Regione, con i Comuni e la Città Metropolitana.
In questi anni lo Spi, anche con gli altri sindacati dei pensionati e con la Confederazione, ha organizzato lotte e forti mobilitazioni, contro le politiche regionali, per sostenere la difesa del sistema di integrazione che era stato costruito ad inizio anni 2000.
Nel sito troverete anche la Piattaforma regionale che lo SPI ha costruito. Si tratta di una proposta coerente che, mettendo al centro i bisogni delle famiglie e dei pensionati, chiede alla Regione risorse

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