La Giunta regionale con questa delibera prevede “la modulazione dell’offerta di interventi sanitari domiciliari a favore degli anziani non autosufficienti con progetto residenziale e definizione del percorso di attivazione e valutazione dell’UVG”.
Lo Spi Cgil Piemonte, sulla suddetta delibera, ritiene fondamentale individuare alcune prime osservazioni critiche:
- Problema di metodo: ancora una volta l’assessore alla sanità ha adottato un provvedimento unilaterale. Non ha aperto un confronto con le organizzazioni sindacali.
- Problemi di merito:
- La sperimentazione è tutta di gestione sanitaria, non si intravede un percorso d’integrazione socio-sanitario.
- Le risorse economiche sono insufficienti per la realizzazione di un progetto così importante. Nel 2014 la Giunta regionale aveva stanziato per la residenzialità 265 milioni di euro, nel 2015 sono stati aggiunt altri 15 milioni per un totale di 280 milioni di euro. Dalla lettura del provvedimento si capisce chiaramente che 15 milioni non sono aggiuntivi, ma sono quelli del 2015 che non sono stati spesi.
- Nella lettura della delibera si evince un forte rischio di privatizzazione del servizio.
- Lo Spi riafferma con convinzione che bisogna attuare la legge regionale numero 10/2010 sui servizi domiciliari per persone non autosufficienti, ovviamente, con un investimento di risorse economiche e di professionalità adeguate come da noi più volte richiesto all’amministrazione.